Il professor Renato Rodrigues ha sempre creduto che il BJJ potesse aiutare le persone affette da ipovedenza o cecità. Per perseguire questo obiettivo, ha sviluppato un metodo di insegnamento delle tecniche di combattimento che è possibile eseguire ad occhi chiusi (the body can see, di Renato Rodrigues©), mirate allo sviluppo delle abilità legate agli altri sensi, quali il tatto e l’udito. Il progetto "The body can see, il corpo vede", in collaborazione con il Rotary International, vede l’attivazione di un corso di BJJ per bambini ipovedenti e non vedenti per contribuire al miglioramento della loro consapevolezza fisica e aumentare la sicurezza in sé stessi. Le tecniche di BJJ possono essere descritte e concepite tramite schemi, sequenze e ramificazioni logiche. Queste proprietà rendono questa attività adatta anche a persone con specifiche disabilità, in particolare quelle affette da deficit del sistema visivo. La possibilità di potenziare i sensi e dunque di aumentare la consapevolezza del proprio corpo nella sua totalità aiuta a sviluppare capacità, oltre che fisiche, anche psichiche e di gestione delle emozioni.
Seminario mensile
Barbara Cardone2022-01-12T23:25:27+01:00Raggiungere l'eccellenza nel BJJ, come nella vita, richiede determinazione e costanza. Ognuno di noi, nell'intraprendere un percorso, fissa una meta da raggiungere. Il ponte tra l’obiettivo e il risultato è la disciplina. Il professor Renato Rodrigues crede che ogni allievo possa realizzare i propri obiettivi di crescita, a patto che ci sia il giusto impegno. Per questo, ogni mese, la scuola Gracie Barra Ladispoli Roma organizza un seminario. In questa occasione vengono riconosciuti gli sforzi degli allievi e atleti più meritevoli e approfondite determinate tecniche del BJJ. Rappresenta un momento di crescita e confronto fondamentale per ogni appartenente alla grande famiglia della Gracie Barra Ladispoli Roma.
GB Vittorio per Salvamamme
Barbara Cardone2022-01-12T23:20:21+01:00L’Associazione “I Diritti Civili nel 2000, Salvamamme Salvabebè”, opera da oltre quindici anni intervenendo nei momenti cruciali dell’abbandono e della solitudine delle mamme e delle famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico: gli ultimi tempi della gravidanza, i giorni difficili dopo il parto, l’interminabile primo anno della maternità, quando un momento di calore al primo incontro diventa un’ancora di salvezza e il corredino che la mamma riceve il primo passo di un lungo cammino. Insieme a loro organizziamo periodicamente degli incontri e seminari di auto-difesa. Sapersi difendere sul piano fisico aiuta a tutelare anche l'aspetto psicologico. Infatti imparare a difendersi fisicamente significa imparare a proteggersi anche emotivamente. Aumentare la fiducia in se stessi, allenare il senso di auto-centratura e sicurezza, contribuisce al vivere una vita più serena.